Sul modello di quanto era stato fatto al carcere di Opera, nel 2016 fu avviata l’attività di trasferimento da cassette analogiche a CD degli audio-libri della audioteca del Movimento Apostolico Ciechi (MAC) anche nel carcere di Bollate, utilizzando i PC del Laboratorio Informatico, al fine di accelerare il recupero del patrimonio dei circa 9000 audio-libri che il MAC metteva a disposizione dei non vedenti in tutta Italia.

Così anche l’istituto di Bollate mise a disposizione una piccola stanza dove alcuni detenuti gestivano le registrazioni, elaboravano i file digitali in post-produzione e, quando necessario, riparavano anche i vecchi mangia-cassette quando avevano problemi di funzionamento.

Ogni audio-libro consta di 4-7 cassette magnetiche che durano dai 30 ai 45 minuti l’una, devono essere “ascoltate”, digitalizzate, e “ripulite” dal rumore e infine trasferite su CD.

A fine 2017 le opere recuperate nel carcere di Bollate da 5 detenuti furono 537.

A fine 2019, prima della pandemia, i due gruppi avevano recuperato 2400 opere, digitalizzando circa 12.700 cassette.

Per riconoscere il valore sociale di questa iniziativa e per celebrare il recupero del 1000esimo audio-libro a San Fedele si tenne una cerimonia dove Sesta Opera e Movimento Apostolico Ciechi presentarono l’attività svolta alla presenza del card. Mario Delpini, del presidente del Tribunale di Sorveglianza, la dott.ssa Giovanna Di Rosa, dei due Direttori delle carceri di Bollate e Opera, la dott.ssa Cosima Buccoliero e il dott. Silvio Di Gregorio e di alcuni detenuti impegnati nell’attività.