Campagna per la dignità e i diritti delle donne condannate, dei loro figli e delle loro figlie.
Festa della Mamma, 14 maggio 2023

Il senatore FdI Cirielli, quello della proposta di stravolgimento dell’articolo 27 della Costituzione, ha avanzato l’idea che a tutte le donne condannate con sentenza definitiva venga tolta la cosiddetta “patria potestà”, cioè la responsabilità genitoriale.
Ciò nel corso di un dibattito parlamentare che era invece finalizzato al definitivo superamento dell’ingiustizia dei “bambini dietro le sbarre”.

Invece, sulla scia della presa di posizione del senatore, si è avviata una campagna contro le donne, che, con accenti razzisti e neo-lombrosiani, ben delineano la strada che il governo intende seguire, sulle pene, sulla tortura, sul carcere.

Le donne, i loro diritti, tornano al centro di una politica aggressiva, violenta e lesiva dei diritti fondamentali, la destra ancora una volta mette le mani sulla libertà e la dignità delle donne e ripropone il suo peggior immaginario patriarcale del femminile e del materno.

Questo attacco va fermato subito, ne abbiamo la possibilità e le idee, perché negli ultimi anni, grazie all’impegno di associazioni e di molte donne impegnate sulla giustizia e il carcere, è cresciuta l’attenzione intorno alla detenzione femminile. Dagli Stati Generali della Giustizia, da progetti innovativi rivolti alle donne (come le esperienze di empowerment in carcere), dal recente Rapporto sulla detenzione femminile di Antigone, provengono tanti spunti e proposte per respingere l’attacco.

Abbiamo pensato a una campagna di sensibilizzazione, per la dignità e i diritti delle donne condannate, dei loro figli e delle loro figlie: che culmini in una mobilitazione il giorno della Festa della Mamma, la domenica 14 maggio.
E’ un rilancio provocatorio della Festa della Mamma, contro ogni retorica: la dedichiamo alle MADRI FUORI: dallo stigma e dal carcere, con i loro bambini e bambine.

Abbiamo scritto un appello, che troverai di seguito. Ti chiediamo di firmarlo e di aiutarci a diffondere questa campagna.

Leggi il nostro appello.