Il progetto: 3, 21, Go! intende operare in un’area dove non esiste nessun intervento né Istituzionale né del privato sociale e non è presidiata da alcun servizio territoriale. Quest’area è quella in cui i carcerati fragili si trovano al momento dell’uscita dal carcere sia per fine pena che per usufruire del lavoro all’esterno, ai sensi dell’art. 21.
Dalle statistiche sulla situazione delle carceri risulta che dal carcere di Bollate escono, o a fine pena o in art. 21, ca. 350 persone, uomini e donne, all’anno; si valuta che il 40/50% di queste persone necessitano di particolare accompagnamento e sostegno. Le cause sono molteplici: la mancanza di una rete parentale in grado di accoglierli e di supportarli, la difficoltà di affrontare dopo molti anni di carcere la realtà esterna, la povertà delle risorse personali, la precarietà della salute, la difficoltà a usare i servizi presenti sul territorio e certamente la mancanza di disponibilità economica.
Per queste persone segnalate dall’area educativa del carcere di Bollate verranno attivate azioni di supporto sia sul piano psico educativo che sanitario e legale. Nello specifico le attività comprendono: colloqui di conoscenza e di supporto delle persone segnalate, definizione di un progetto personalizzato, azioni educative volte ad una graduale ripresa dell’autonomia nello sviluppo e/o nel consolidamento delle proprie risorse personali e delle capacità di coping, gruppi di sensibilizzazione incentrati sul mondo del lavoro, colloqui di monitoraggio sul territorio e presa in carico da parte del Centro di Ascolto, sensibilizzazione sul tema dell’inclusione sociale.
Si intende specificare che questo percorso inizia all’interno del carcere come azione propedeutica, a livello psicologico, educativo e di empowerment, con l’obiettivo di un graduale ritorno nel mondo affettivo, lavorativo e di interrelazioni sociali.
Azione che concretamente continua a svilupparsi sul territorio come accompagnamento, supporto e monitoraggio del percorso in essere.